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XIV CONVEGNO NAZIONALE

CONTESTI DI CURA E CONTESTI PSICOSOCIALI

NELLA PREVENZIONE DEL SUICIDIO

 

PALERMO 20 OTTOBRE 2009

PALAZZO STERI - PIAZZA MARINA

Proseguendo l’opera di approfondimento delle tematiche e delle buone prassi connesse alla prevenzione dei comportamenti suicidari, dedichiamo questo XIV Convegno a due contesti della prevenzione: quello negli ambiti di cura, siano essi i reparti ospedalieri o gli ambulatori degli psichiatri, psicologi, psicoterapeuti; quello della capacità di fronteggiamento della crisi in ambito familiare e scolastico. I due temi sono stati spesso attraversati dalla negazione del fenomeno, dalla stessa difficoltà a riconoscere l’evento, nella paura di individuare responsabilità personali, finendo con l’occultare l’evento stesso. Solo nel marzo dello scorso anno il Ministero della Salute italiano ha emanato una raccomandazione tesa a porre maggiore attenzione al rischio suicidario in ospedale. La raccomandazione sottolinea quali capisaldi debbano essere tenuti presenti: valutazione accurata dei pazienti, elaborazione di profili assistenziali che possano impedire comportamenti anticonservativi alla dimissione o al domicilio di chi in ricovero ha manifestato ideazione o atti autolesivi, programmazione di processi organizzativi ad hoc, formazione degli operatori, idoneità ambientale e strutturale. A livello internazionale, salvo qualche esempio valido per la pratica in alcuni Stati degli USA, non esistono linee guida come quelle italiane per tutti gli altri ambiti terapeutici. Per questi motivi abbiamo pensato di riunire in occasione del XIV Convegno psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, medici legali, direttori sanitari per conoscere le loro esperienze e, per quanto possibile, essere promotori di raccomandazioni per ogni ambito clinico. Non esistono – ne potrebbero – raccomandazioni per la resilienza in ambito familiare o nei contesti, ad esempio, scolastici, dove l’esperienza frustrante, la crisi, il conflitto, sono spesso occasione deflagrante e stimolo a comportamenti autodistruttivi. Allo stesso modo ci proponiamo di coinvolgere operatori e professionisti del mondo della scuola, accanto ad educatori, pedagogisti, psicologi sociali e dell’educazione, psicologi della famiglia e dello sviluppo, psicologi di comunità, allo scopo di negoziare buone prassi nella prevenzione e nell’individuazione dei casi a rischio.

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Si ringrazia LIVE SICILIA per l'inserimento

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